Operativi: tutta ITALIA / EUROPA / INTERNATIONAL
Agenzia investigativa D&i Italia investigazioni per investigazioni private e aziendali altamente professionali a Varese e in tutto il territorio della Regione Lombardia.
Altri servizi investigativi a tutela del diritto di famiglia e a tutela del diritto delle aziende.
Il nostro Obiettivo, aiutarvi nel raggiungere i vostri obiettivi, fornirvi valide informazioni per evitare di commettere errori, dissolvere le vostre paure, indagare e verificare sui vostri sospetti o dubbi, affiancarvi ed aiutarvi a fronteggiare i vostri problemi.
Le investigazioni che conduciamo anche a Varese sono altamente professionali e ci avvaliamo di tecnologie investigative all'avanguardia; con le nostre indagini forniamo ai nostri clienti, in modo rapido e assolutamente riservato, risposte chiare e prove documentate, creando le condizioni affinchè il nostro assistito possa attuare sempre la scelta più ponderata, intelligente e quindi favorevole in qualsiasi controversia sia in relazione a problematiche di natura familiare, sia aziendale.
Avvalersi dei nostri investigatori privati a Varese significa affidarsi ai più seri professionisti nel panorama nazionale.
Alcune nostre investigazioni private a Varese
Alcune nostre investigazioni aziendali a Varese
La nostra agenzia investigativa è fortemente radicata su tutto il territorio nazionale ed anche a Varese vantiamo una collaborazione assidua con numerosi ed importanti studi Legali e aziende di assoluto rilievo. Sono inoltre numerosi i privati cittadini della provincia di Varese che si rivolgono quotidianamente alla nostra agenzia per la risoluzione delle loro problematiche familiari.
Svolgiamo il nostro lavoro di investigatore privato Varese e raggiungiamo i risultati richiesti senza sprecare le risorse economiche dei nostri clienti; rispettiamo gli accordi presi in fase di preventivo, ed evitiamo qualsiasi sorpresa nella parcella finale. Ogni intervento o spesa extra necessaria per il corretto svolgimento dell'indagine deve essere sempre concordata preventivamente con il cliente.
Per le vostre investigazioni a Varese e per la risoluzione dei vostri problemi di carattere personale o professionale affidatevi con fiducia alla nostra agenzia investigativa; le nostre investigazioni private, investigazioni aziendali, investigazioni commerciali, investigazioni patrimoniali e finanziarie, investigazioni tecnologiche, sono a Vostra disposizione.
CONTATTATECI 24 ORE SU 24 PER UN PREVENTIVO GRATUITO.
Tutte le investigazioni svolte da D&i Italia investigazioni prevedono, al termine dell'indagine, la redazione di una dettagliata relazione tecnica completa di prove video/fotografiche valide in sede di giudizio.
Se avete un dubbio non esitate,
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della regione Lombardia potete inviare alla nostra agenzia investigativa una mail compilando il form contatti oppure telefonando presso i nostri uffici per un consulto o per concordare un appuntamento.
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Agenzia investigativa per la variazione dell'assegno di mantenimento
In sede di divorzio,
il coniuge richiedente può ricevere l'assegno divorzile per conservare un tenore di vita analogo a quello mantenuto in costanza di matrimonio, nonostante abbia ereditato un cospicuo patrimonio immobiliare.
Questa la
decisione della Cassazione che ha accettato la richiesta di una donna di ricevere un assegno di mantenimento mensile ed una quota del tfr dell'ex marito, nonostante questa fosse titolare di una considerevole eredità immobiliare.
Il caso, avvenuto nei pressi di Vareseè cominciato con il respingimento da parte del tribunale dell'istanza effettuata dall'ex moglie, dopo aver richiesto prima la separazione, poi il divorzio. Questo perché, secondo la Corte di merito,
la donna sarebbe già stata in possesso di un cospicuo patrimonio, ma il ricorso in secondo grado presentato in seguito dalla stessa le ha dato ragione. All'uomo è stato quindi imposto di riconoscerle, oltre ad un assegno mensile, anche il diritto
di percepire il 40% dell'importo liquidato a titolo di trattamento di fine rapporto.
Fra le problematiche maggiormente ricorrenti ed in costante crescita, l'agenzia investigativa Torino evidenzia senz’altro la documentazione della
violazione di doveri coniugali, nonché l’accertamento della reale capacità reddituale di un coniuge, nell’ottica di un’equa determinazione dell’assegno di mantenimento.
L’indagine più frequente
riguarda la verificazione di attività lavorative non ufficiali (“in nero”), strettamente collegata al monitoraggio dello stile e tenore di vita del soggetto, allo scopo di delineare l’effettiva capacità economico,
patrimoniale e reddituale dello stesso.
Assegni di mantenimento per figli ed ex moglie
Con la sentenza n. 611 del 17 gennaio 2011, la Corte di cassazione ha stabilito che un professionista-benestante è tenuto a mantenere gli studi universitari della figlia ventenne, versando
anche le quote necessarie a sostenere le cosiddette "spese straordinarie" legate ai master, alle gite-uscite, alle tasse scolastiche ed all'acquisto dei volumi di testo necessari per la preparazione degli esami.
Questa la vicenda di un ex medico ed ex marito che, dopo essersi legato ad un'altra compagna ed essere diventato nuovamente padre, si è visto rifiutare dal giudice una riduzione dell'assegno di mantenimento per l'altra figlia già
maggiorenne, nonostante la perdita del lavoro (avvenuta dopo essere stato sorpreso a consumare cocaina. Azione che nel giro di pochissimo tempo l'ha condannato alla completa sospensione del servizio).
Alcuni anni prima al medico, che si era già
separato dalla moglie, era stato imposto di garantirle un assegno pari a 850 euro mensili, assegno che poi, nell'ultimo periodo, è stato ridotto a 600 euro sia per problemi lavorativi del soggetto che per la nascita della sua ultima figlia. Dopodiché
ha anche cercato di farsi ridurre i versamenti da corrispondere alla primogenita, ma sia i giudici di merito che quelli di legittimità hanno deciso di respingere la richiesta.
Le ragioni di tale scelta sono legate al fatto che secondo
i magistrati, la ragazza deve avere la possibilità diconcludere la propria carriera formativa nel contesto sociale e con quelle agevolazioni economiche alle quali la giovane è sempre stata abituata.
Tra le varie tipologie di
caso gestite dall'agenzia investigativa di Milano , quello degli assegni per figli ed ex mogli è sicuramente uno dei più trattati in assoluto, in quanto si evidenzia una netta crescita del numero dei professionisti che ogni giorno si
rivolgono a noi per cercare di ridurre le spese dei vari mantenimenti.
In caso di separazione, l’articolo 156 del Codice Civile stabilisce che sia il giudice, una volta accertato a quale coniuge sia addebitata la separazione, a definire se l’altro
coniuge abbia diritto a ricevere un assegno di mantenimento nel caso in cui non disponga di “adeguati redditi propri”.
Per il calcolo dell’assegno di mantenimento, il giudice deve valutare
lo stile e il tenore di vita che i coniugi avevano durante il matrimonio e quali sono gli attuali mezzi economici di cui dispongono.
Per la determinazione dell’assegno di mantenimento giocano quindi
un ruolo fondamentale la disparità economica tra i coniugi (che devono poter mantenere un tenore di vita analogo a quello che avevano prima della separazione) e il fatto che il coniuge beneficiario non disponga di adeguati
redditi.
Una volta quantificato dal giudice l’importo dell’assegno di mantenimento per il coniuge, nel corso del tempo questo può essere soggetto a rivalutazione o a variazione nel caso in
cui venga provato un mutamento obiettivo della situazione reddituale di uno dei coniugi.
I dossier investigativi di D&I Detective permettono di variare l'assegno di mantenimento evidenziando, con prove determinanti anche in sede giudiziale, la reale capacità
reddituale dell'ex coniuge o la presenza di eventuali fonti di reddito non ufficiali.
I casi più frequenti di indagine sono:
- Documentazione di attività lavorative non ufficiali, esempio
lavoro "in nero"
- Accertamento convivenza more uxorio
- Verifica dell'effettivo tenore di vita del coniuge e dei figli maggiorenni
Sia in fattispecie di separazione che di divorzio, l'intervento
di D&I Detective permette di determinare o variare con efficacia l'assegno di mantenimento. Al termine delle indagini verrà redatta una relazione utilizzabile in giudizio per chiedere la revisione dell’importo dell’assegno
di mantenimento.
I nostri consulenti sono a disposizione per offrire una consulenza ed un preventivo gratuito.
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Spesso, in fase di separazione o di divorzio, ci si rivolge ad un investigatore privato poichè l'assegno di mantenimento a favore di uno dei due coniugi viene determinato senza aver riguardo di introiti occultati. Ai sensi dell’art. 5, co. 9, L. Div. “I coniugi devono presentare all’udienza di comparizione avanti al presidente del tribunale la dichiarazione personale dei redditi e ogni documentazione relativa ai loro redditi e al loro patrimonio personale e comune specifica che in caso di contestazioni il tribunale dispone indagini sui redditi, sui patrimoni e sull’effettivo tenore di vita…”. Nel caso in cui l’assegno di mantenimento stabilito dal giudice, non fosse congruo per mutazione del tenore di vita del coniuge o per sopravvenute esigenze, la nostra agenzia potrà svolgere delle indagini volte a documentare le attività lavorative non ufficiali, accertando l’effettiva capacità patrimoniale/reddituale quantificando le reali disponibilità. L'investigatore privato in tali situazioni può essere utile non solo per il coniuge a cui è dovuto l'assegno di mantenimento, ma risulta utile anche per il coniuge che versa l'assegno di mantenimento all'altro che o potrebbe lavorare in nero o abbia intrapreso una relazione sentimentale ed abbia iniziato a convivere con un'altra persona.
Accertamento attività lavorativa. Possibile richiedere una riduzione dell'assegno di mantenimento qualora sia provato che uno dei coniugi abbia un lavoro in nero
Con la sentenza del 12 dicembre 2003, n. 19042, la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che, qualora sia provato che uno dei coniugi abbia un lavoro in nero, l’altro coniuge può richiedere una riduzione dell’assegno di mantenimento. La Corte ha stabilito, infatti, che il lavoro del coniuge, pure se in nero, costituisce un elemento della capacità lavorativa e quindi della capacità di guadagno. Nella fattispecie è stato riconosciuto il diritto di un professore universitario ad ottenere la riduzione dell’importo dovuto alla ex moglie, a titolo di mantenimento, in quanto mediante le indagini di un investigatore privato era emerso che la stessa esercitava in nero il mestiere di commessa in un negozio di abbigliamento. In una successiva sentenza, la VI sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che non incorre nel reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare il coniuge che non corrisponde gli alimenti all’ex moglie che ha trovato un lavoro stabile (Cass. Pen., Sez. VI, n.14965 del 6.5.2004).
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